Un messaggio di speranza

Jago

Carissimi smeeters, sono la vostra Lett.Cream’s Heart che oggi vi scrive per farvi arrivare la stessa emozione che ho provato io, in questo brutto momento che stiamo attraversando, nel vedere la bellissima scultura di Jago depositata la prima notte del lockdown in Piazza Plebiscito a Napoli. Sicuramente l’avete notata nei tg e sui giornali.

Un grande neonato di pietra rannicchiato e sofferente adagiato sul pavimento della piazza ha dato emozione a tutti i passanti. Il bimbo si chiama Homeless e ricorda al mondo di guardare verso gli ultimi. Un bimbo dagli occhi stanchi e chiusi con una catena che lo tiene inchiodato a terra, alla sua condizione di fragile, di senza certezze, una categoria schiacciata dalla crisi economica indotta dalla pandemia che stiamo già vivendo nelle società e nelle nostre famiglie.

Il papà di quest’opera è Jago, un'artista italiano che a soli 33 anni sta conquistando riconoscimenti e commesse importanti anche all’estero. Intitola l’opera "Look down", invece di Lockdown, incitandoci a guardare in basso, a guardare ai vulnerabili e agli ultimi. E dice “Non devo spiegare nulla, ciascuno leggerà ciò che vede”.

Il messaggio che ha lasciato a voi qual’è? Vi aspetto, scrivetemi!

Jago dichiara di aver scolpito Homeless a New York due mesi e mezzo di lavoro ininterrotto, durante la pandemia. La sua ispirazione viene dai senzatetto, lì sono tantissimi. E dichiara ai vari giornali “nessuno ci fa più caso perché mi chiedevo? Perché sono vecchi, poveri, grigi? Perché non vediamo più il bambino? Se fossero centinaia di bambini stesi a terra, soli, senza riparo, li vedremmo". Ecco che proprio da lì nasce questa scultura che sarà a Napoli fino a Gennaio.

Quest’anno nelle nostre piazze sarà un Natale diverso, un Natale dove non ci saranno decorazioni, gioia, mercatini di Natale e abbracci, ma ci sarà solo tanta speranza. La speranza che tutto questo potrà finire, presto!

Un abbraccio a tutti da Cream’s Heart <3

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