La devastazione della flora e fauna australiana

La devastazione della flora e fauna australiana

 

Ciao a tutti cari Smeeteriani, sono io, Spin_dler. Dopo un po' di tempo torno a scrivervi e per questa occasione voglio esporvi un tema che ha tenuto banco per settimane nei salotti dell'opinione pubblica; faccio riferimento ai terribili roghi avvenuti in Australia, di cui avrete certamente sentito parlare.

 

Ogni anno, ad ogni estate, il territorio australiano è falcidiato dalla cosiddetta stagione dei fuochi, che dilania ripetutamente con le sue fiamme i vari habitat locali situati un po' su tutto il continente. E' un fenomeno che si ripete con cadenza regolare, pressoché ciclico. Ma quest'anno il mondo intero ne ha posto l'accento per la sua elevata portata, fuori media rispetto agli standard annuali e ai dati raccolti le scorse stagioni. Le misurazioni hanno rilevato che tali picchi nella propagazione degli incendi non si registravano da ben quarant'anni, dal 1974/'75. La parte più colpita è quella meridionale (Sidney), centro nevralgico, politico ed economico del Paese, che ha dovuto fare i conti con disastri di dimensioni immani. Seguendo un trend globale in rialzo perenne, le temperature in Australia hanno fatto segnare record allarmanti e, anche se non direttamente constatato, questa può essere una delle cause che hanno contribuito ad alimentare i roghi, fino a portarli a determinati estremi di criticità. Le stime del disastro non sono unanimi, poiché si calcola che siano andati bruciati dai 3 ai 12 milioni di ettari, in ogni caso un'enormità fuori scala. Intere foreste di eucalipti depredate della loro rigogliosità con conseguenze dirette sulla fauna e il sostentamento dei Koala. Portando alla ribalta altri dati sconcertanti, si è appurato che sono deceduti mezzo miliardo di animali. Si parla di mammiferi, rettili e uccelli in special modo. Un'intera fauna devastata dal cataclisma intercorso e ancora in atto. I contraccolpi, inoltre, si ripercuotono anche sulla vita delle persone: migliaia di case sfollate e gente che si è ritrovata d'un tratto senza una dimora. I numeri sono impressionanti e fanno capire la portata degli eventi. Il cambiamento climatico a dispetto di quanto si possa credere in tutto questo non ha recitato necessariamente un ruolo da protagonista, ha concorso solo in parte. Gli effetti di questi cambiamenti climatici – e questo è confermato da ogni importante climatologo - si manifestano sul lungo periodo e nella frequenza con cui certi episodi si dispiegano. In questo marasma generale ci sono degli aspetti positivi, nonostante tutto. Le persone hanno acquisito più consapevolezza del problema (che rischia di aggravarsi in un futuro prossimo) ed è senza alcun dubbio un passo avanti verso un cambio di mentalità, che urge in tempi brevi. Il tempo sta scadendo.

 

Grazie per essere stati con me, un saluto dal vostro lettore Spin_dler (id:28573215).