Le reali origini del Natale

Le reali origini del Natale

Ciao Smeeteriani, sono il vostro nuovo lettore, Spin_dler, e oggi vi accompagnerò in un piccolo viaggio storico all'insegna del Natale appena trascorso.

 

Si è respirato ovunque, in ogni casa opportunamente agghindata con luci iridiscenti, in ogni stradina di paese addobbata a festa: è il Natale, che ciclicamente ci regala l'occasione di dipanare i dissapori e riallacciare rapporti con persone a noi care. Lo definirei un momento di forte coesione che siamo soliti condividere con chi vogliamo più bene. Forse non vale per tutti, ma senz'altro per molti. E spero abbiate fatto tesoro di quest'opportunità. Ma qual è la vera origine di questa festa? A dispetto di quanto si creda il Natale non è una ricorrenza cristiana ma "astronomica", infatti durante il solstizio d'inverno (che cade il 21 o il 22 dicembre) il Sole raggiunge il punto più basso nel cielo, per poi "rinascere" in occasione dell'equinozio di primavera (20 o 21 marzo), a Pasqua. Gli antichi diedero un significato religioso a tale fenomeno e lo denominarono "Sol Invictus" (culto invito), dapprima in Oriente -dove nacque- e successivamente assorbito dall'impero romano. Il Sole venne erto dunque a divinità vera e propria e divenne a tutti gli effetti uno dei molti dèi venerati dalla cultura ecclesiastica politeista di quei tempi. I romani con il tempo lo subordinarono associandolo al culto di Mitra, salvo poi con l'avvento di Aureliano nel 274 d.C. adottarlo come "Dio supremo". Pochi decenni più tardi Costantino ebbe la famosa visione del Sole sovrapposto al monogramma di Cristo, e con la conseguente istituzione del Cristianesimo come religione dell'impero le varie celebrazioni pagane furono inglobate in un'unica festività cristiana, in nome della nascità di Gesù. Questa cronistoria ha rappresentato senza alcun dubbio un bivio significativo nella storia della nostra civiltà e ci permette di scrutare in profondità e con chiarezza gli aspetti apparentemente nascosti delle nostre tradizioni, che oggigiorno colleghiamo in modo pressoché automatico a falsi convincimenti; siamo portati in sostanza ad ignorarne l'origine. Il Natale è la festa di tutti, atei compresi, non solamente dei credenti. Ed è importante conservare i valori positivi che trasmette tutto l'anno, altrimenti si trasforma in ipocrisia. Ma ancor prima è necessario coglierli, comprenderli. Bisogna imparare ad apprezzare il valore di un gesto gentile, di un pensiero che nasce dal cuore. Il valore delle emozioni, in senso lato. Personalmente mi piace l'aria natalizia che si respira in questo periodo e sono sicuro di essere in ottima compagnia; c'è qualcosa di diverso, di speciale. Come disse John Calvin Coolidge (30° Presidente degli Stati Uniti) :"Il Natale non è un giorno o una stagione, ma uno stato d'animo".

 

Lo condivido.

Un saluto a tutti da Spin_dler( id: 28573215) e buon anno!